“Trumpcare”, la ricetta per eliminare la riforma di Obama

La legge sanitaria, promulgata nel 2010 dall'ormai ex-presidente degli Stati Uniti Barack Obama, sembra avere i giorni contati.

Per tutto il corso della sua campagna elettorale, infatti, il neo-presidente Donald Trump ha manifestato la sua intenzione di abrogare la cosiddetta Obamacare con un nuovo piano che prevede, come più volte da lui affermato, un’assicurazione per tutti. Tutti i mezzi di informazione parlano di Trumpcare, sebbene tale soprannome non sia stato ufficializzato dalla Casa Bianca. Health Savings Accounts, questo il nome della nuova legge che sembra essere la massima priorità per i primi 100 giorni del mandato presidenziale.

E la sua concretizzazione potrebbe effettivamente riuscire, dal momento che il Partito Repubblicano ha già votato più volte contro il sistema di Obama. Inoltre, anche l’opinione pubblica è sempre stata divisa. Sin dalla sua entrata in vigore, infatti, gli americani si sono schierati su due fronti quantitativamente quasi uguali, con un 50% dei consensi a favore e un 50% contrario.

Pro e contro di Obamacare, evidenziati in un sondaggio del think-tank centrista Third Way.
Pro e contro di Obamacare, evidenziati in un sondaggio del think-tank centrista Third Way.

PUNTI CHIAVE DELL’OBAMACARE – Nonostante tali divisioni, era dal 1965 che non si vedeva una riforma sanitaria di questa portata, ultima di una serie di tentativi non sempre andati a buon fine. La prima legge in favore di una facilitazione del sistema sanitario si ebbe con Roosevelt, integrata poi dai piani Medicare e Medicaid promossi da Johnson in favore degli anziani. Idea di Obama era quella di poter garantire una polizza sanitaria minima anche a tutti quegli americani esclusi fino a quel momento per motivi di reddito. Stando ai dati raccolti dal sito healthcare.gov, circa 44 milioni di americani hanno beneficiato di questa nuova riforma. Prima del 2010, infatti, al 16% della popolazione venivano negate cure mediche per pregresse patologie, oppure se donne vedevano raddoppiate le tasse.

VISIONE DI TRUMP – All’apparenza un paradiso sanitario. Perché dunque Trump sembra avercela cosi tanto con l’Obamacare? Trump stesso ha dichiarato che l’Obamacare costa troppo e che ci sono modi diversi per garantire una copertura sanitaria a tutti. Quali siano questi modi non è però ancora molto chiaro. La sua visione globale è invece espressa nero bianco sul suo sito personale dove afferma di voler creare un sistema sanitario incentrato verso i pazienti, grazie ad alti livelli di qualità e di accessibilità, inclusi anche tutti coloro che non hanno potuto mantenere un’assicurazione continuativa nel corso di un anno.

Trump giura da Presidente, 20 gennaio 2017. (White House) Nel suo discorso inaugurale non ha parlato di Trumpcare, ma già ieri ha firmato un order of repeal per la riforma di Obama.
Trump giura da Presidente, 20 gennaio 2017. (White House) Nel suo discorso inaugurale non ha parlato di Trumpcare, ma già ieri ha firmato un order of repeal per la riforma di Obama.

PUNTI CHIAVE DELLA TRUMPCARE – Secondo Trump è sbagliato obbligare qualcuno a comprare un’assicurazione. Inoltre, la legge esistente vieta la vendita di assicurazioni attraverso gli Stati, possibilità che il nuovo governo vorrebbe prevedere grazie alla privatizzazione di Medicare e Medicaid. L’idea è quella di creare un mercato competitivo di assicurazioni che porteranno ad un abbattimento dei costi e a una maggiore soddisfazione dei pazienti. E ancora, la Trumpcare punterebbe sulla possibilità per ogni persona di detrarre dalle tasse le spese mediche, possibilità oggi garantita solo alle aziende. Anche la trasparenza dei prezzi è un punto chiave per la nuova riforma, in modo da permettere ai cittadini di poter scegliere medicine ed analisi mediche anche in base al prezzo per loro più conveniente.

DEMOCRATICI IN SOCCORSO DELL’OBAMACARE –  Questo piano, seppur non ancora definito del tutto, non va giù ai democratici che hanno creato numerose iniziative per “salvare” l’Obamacare da una possibile cannibalizzazione. I cittadini americani vengono chiamati a rinnovare le loro assicurazioni entro il 31 Gennaio, prima che tutto ciò possa sparire. E dopo l’insediamento di Trump avvenuto ieri alla Casa Bianca, chissà che il nuovo Governo non sia già al lavoro per smantellare una delle più grandi riforme americane.

Claudia Patricolo
Sono laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'Università La Sapienza di Roma e laureanda in Informazione, Comunicazione ed Editoria all'Università di Tor Vergata. Sono fondatore di Bunte Kuh e attualmente vivo a Budapest dove scrivo di economia per il Budapest Business Journal.

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26 Gennaio 2017 5:28 pm

[…] della sanità attuata con grande sforzo dal Presidente uscente Obama. Mentre non è ancora chiaro cosa aspettarsi da una possibile “Trumpcare”, a parte un incremento delle privatizzazioni in questo […]

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10 Febbraio 2017 12:55 pm

[…] Fisher v. University of Texas, 2016) e soprattutto è stato uno dei giudici che ha salvato l’Obamacare dalla ghigliottina repubblicana (l’opinione della Corte è stata scritta dal giudice Roberts, […]

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